La Sezione Puglia in ritiro spirituale

[book id=” /]ABBIAMO PARTECIPATO CON  INTENSITA ‘ AL RITIRO SPIRITUALE PREFERIALE DELLA DELEGAZIONE DI FOGGIA-LUCERA.

In uno scenario incantevole – surriscaldato dall’afa estiva, ma rinfrescati negli accoglienti ambienti in pietra dei locali annessi – nella quiete del Santuario di Santa MAria delle Grazie in Celenza V.re, ci siamo riuniti per vivere assieme alcune ore di meditazione e di preghiera, oltre che di agape fraterna.

Mons. Giovanni Pinto, Pres. Decano del Capitolo Cattedrale di Lucera e Cancelliere Vescovile, ci ha intrattenuti, dopo la recita delle Lodi, sul tema: “La Casa come cantiere di Santità sul Modello di Santa Brigida

 

Partendo dalle ultime esperienze vissute in occasione della Giornata Mondiale per le Famiglie e dagli stimoli sollecitati da S.S. il Papa Benedetto XVI, Don Giovanni ha carpito la nostra attenzione soffermandosi sul significato di famiglia e di casa,  oggi nel terzo millennio.

La casa, la famiglia, così apparentemente sfasciata e priva di valori, che è e resta però il fulcro della società civile. Casa e famiglia, però, nel senso che il Vangelo ela Chiesaancora oggi offrono come modello di vita cristiana.

In essa c’è tutta la possibilità di diventare, di essere Santi! Oggi non è più tempo di pensare ai santi come belle statue poste in alto lì nelle nicchie delle nostre Chiese, immobili, con le belle aureole sul capo (altrimenti non sono santi!), lontano da noi …

Oggi la santità deve essere concepita qui vicino a noi, nelle nostre case, nelle nostre famiglia. Ognuno può e deve essere, diventare santo. Non occorre molto: basta seguire il Vangelo, basta saperlo testimoniare, basta volerlo annunciare!

Tutto qui: ed allora ecco che la famiglia, la casa diviene il primo “semi…nario” di cristianità e di santità. Ciascuno di noi può vivere da vicino la sua possibile santità.

E Santa Brigida, nostra “Madre” fondatrice, “sposa” anche lei, “madre” anche lei, ha sperimentato già sette secoli fa la possibilità di diventare santi, di essere santi nella propria casa, di rendere santa così la propria famiglia.

Quanto dunque ci sentiamo pronti e capaci di essere santi? Quanti santi quotidiani verifichiamo e notiamo esserci già oggi intorno a noi? Quali le difficoltà per essere santi?

Abbiamo noi, Cavalieri e Dame dell’O.M. di S. Brigida, la voglia e la spinta ad imitare la Madre Fondatrice, cercando la nostra santità a partire dal nostro vivere quotidiano, in casa, “cantiere di santità”?

Queste le riflessioni che passiamo a ciascuno dei lettori, con l’augurio di poter sperimentare da vicino e personalmente la nostra santità, in casa nostra ed in quella di ogni nostro fratello in Cristo.

La Celebrazione Eucaristicaed un agape fraterna ci ha legati ancor più nella nostra famiglia brigidina.

Nel pomeriggio abbiamo recitato le Orazioni di Santa Brigida nella bella e secolare Chiesa di San Francesco di Celenza Valfortore, che merita – peraltro – di essere visitata.

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