Saluto del Gran Maestro – Lucera 5 gennaio 2010

discorso-luceraSi trascrive il discorso che il Gran Maestro, conte Federico Abbate de Castello, ha tenuto a Lucera nella Chiesa del Seminario durante la celebrazione della S. Messa officiata da S.Ecc. Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo di Lucera-Troia.
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Ecc. Rev.ma Monsignor Domenico Cornacchia,
gentilissime Dame e pregiatissimi Cavalieri ,
desidero esprimere con viva commozione, un sentito ringraziamento per l’accoglienza e l’ospitalità che ci sono state riservate e per la suggestiva cornice nella quale si svolge questa funzione liturgica permeata da un’intensa spiritualità.
Un ulteriore, doveroso ringraziamento, va al Gr.Uff. Avv. Raffaele Preziuso, nostro Delegato per la Regione Puglia, per le capacità organizzative che il suo operato mette in luce e per il clima di “appartenenza e collaborazione” instaurato tra i Confratelli Pugliesi, che come un seme prezioso va custodito ed incentivato a svilupparsi.
Sono latore di un messaggio di Padre Raffaele Tosto, parroco della Chiesa di S. Brigida, guida spirituale e Cappellano dei Cavalieri napoletani che esprime il suo rammarico di non essere qui presente tra noi ma nel contempo, ribadisce il suo affetto ed il suo apprezzamento per i Confratelli Pugliesi, di cui ha avuto modo di conoscere le doti di religiosità e nobile umanità.
Oggi, siamo qui riuniti, per testimoniare con la nostra presenza, che l’Ordine del Santissimo Salvatore di Santa Brigida di Svezia è caratterizzato da un profondo senso di fratellanza che nasce, vive e si ramifica attraverso i percorsi condivisi della fede cattolica, della carità cristiana, della speranza di un’umanità più consapevole nei confronti di chi soffre ed attende una mano tesa, un gesto di solidarietà.
Gravoso è il compito di un Cavaliere nei nostri tormentati tempi attuali.
Eppure per trovare motivazioni d’essere ed agire, basta volgere lo sguardo al mondo che ci circonda .
L’affievolirsi di una essenziale spiritualità, il diffuso, radicale consumismo, la perdita del rispetto della persona umana, il valore nullo che spesso la cronaca attribuisce alla vita in tutti i suoi molteplici aspetti, il disinteresse per le problematiche che esulano dalla propria sfera personale ed altro ancora, rappresentano per un Cavaliere dei percorsi di vita da svolgere, per gli altri e con gli altri, senza la presunzione assoluta di risolvere ma con l’umile convinzione di aiutare, pronto a tendere la mano, ispirato dalle Regole dettate dal SS. Salvatore a Santa Brigida di Svezia.
La ricchezza di un Cavaliere oggi, è racchiusa nello scrigno prezioso del suo sentimento più profondo. Egli la condivide con i suoi Confratelli, la moltiplica con il suo giusto operare, la diffonde con l’esempio di vita coerente, la testimonia con la carità cristiana di cui permea l’intera esistenza !
La grandezza di un Cavaliere oggi è la sua capacità di donare se stesso, di amare senza riserve, di accogliere senza pregiudizi.

Simbolo della nostra Fratellanza, del nostro pensare comune, del nostro percorso di vita, è la Croce che spicca sul grigio Mantello dei Cavalieri Brigidiani.
La rossa fiamma che da essa scaturisce rappresenta il calore della “solidarietà” che è la vera insegna del Cavaliere dell’Ordine Militare del SS. Salvatore di Santa Brigida di Svezia in chiave odierna.
Questa fiamma indica la passione ed il percorso di vita da seguire ed illumina la Via indicata dal Cristo; una via lastricata di fede, speranza e carità.
Un Cavaliere deve seguirla sempre in ossequio al giuramento fatto alla Chiesa ed all’Ordine di S. Brigida nella sua Professione di Fede.
Nella continua e perenne lotta tra il bene ed il male i Cavalieri di S. Brigida devono sempre essere schierati in prima fila a difesa del proprio credo.

Prima di congedarmi da Voi, sento il desiderio di esprimere un augurio sincero per un sereno anno nuovo, connotato da un atteggiamento di comune spiritualità e carità cristiana.
Chiedo a S. E. Monsignor Domenico Cornacchia di rivolgere un pensiero anche a noi, nelle sue preghiere, perché ci siano di conforto la sua benevolenza e la sua benedizione.
Un caldo abbraccio per salutare questa meravigliosa terra pugliese, madre della Sezione che ci ha accolti con affetto e familiarità.
Il ricordo di questi giorni, custodito nella nostra memoria, sarà di sprone alla realizzazione di nuovi incontri con cerimonie liturgiche e cavalleresche.

Lucera 5 gennaio 2010

Sul sito della Sezione Puglia il resoconto dettagliato ed il servizio fotografico.

http://www.omsantabrigida-puglia.org/

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